Antibiotici nella terapia delle M.I.C.I. e loro effetti collaterali

Gli antibiotici nella terapia delle M.I.C.I. non hanno un ruolo determinante in particolare come terapia "primaria" dato che non è stato dimostrato un beneficio rispetto alla terapia "tradizionale".

La terapia antibiotica è utilizzata come componente di un trattamento intensivo in corso di colite ulcerosa severa, per prevenire una diffusione ematica di batteri in pazienti con febbre e una presunta aumentata permeabilità della mucosa del colon e inoltre in pazienti a rischio di intervento chirurgico.

Diversi studi, anche recenti, hanno valutato il vantaggio di un trattamento antibiotico in pazienti affetti da colite ulcerosa, ma i dati ottenuti non dimostrano un vantaggio rispetto alle terapie "convenzionali".

Nel caso di pazienti affetti da malattia di Crohn con localizzazione nel piccolo intestino la sovraccrescita batterica, secondaria a stenosi, fistole interne, operazioni chirurgiche pregresse ( in particolare se è stata rimossa la valvola ileo-ciecale ) giustifica l’utilizzo di un antibiotico. In questo caso la terapia antibiotica è utile per ridurre il malassorbimento, la distensione gassosa e la flatulenza. Ovviamente l’antibiotico è somministrato nelle complicazioni suppurative della malattia di Crohn ( es. Ascessi intraaddominali ). Anche nella patologia perianale l’antibiotico ha un ruolo determinante.

Quando vengono utilizzati gli antibiotici possono essere somministrati da soli o in combinazione, anche con altri antibiotici.

Sicuramente l’antibiotico più utilizzato nelle M.I.C.I. è il metronidazolo o per via orale o per via endovenosa.

Valutando gli effetti collaterali del metronidazolo distinguiamo effetti occasionali : sensazione sgradevole di gusto metallico, diminuzione dell’appetito, disturbi gastrointestinali. Effetti collaterali rari : sonnolenza, vertigini, cefalea, eruzioni cutanee, urine di colore scuro, cistiti, diminuzione della libido. Il più importante effetto collaterale del metronidazolo per terapie prolungate è la neuropatia periferica (sensazione fastidiosa di formicolio alle estremità). Generalmente si verifica dopo 6 mesi di terapia e scompare alla sospensione del farmaco. Gli effetti collaterali comuni a diversi antibiotici che eventualmente si possono riscontrare sono : allergia (orticaria, febbre, broncospasmo ecc.), disturbi del tratto gastroenterico, tossicità renale o epatica, ototossicità.

Dott.ssa Aurora Bortoli
Aiuto servizio di Gastroenterologia
Ospedale di Rho


 

Indietro